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Infografica della Denominazione di Origine
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Superficie totale:
10.000 ha24.710 ac
Livello d'altezza dei vigneti:
Min: 200m
Max: 700m
Min: 656ft
Max: 2.297ft
Temperatura:
Min: 6º
Max: 23º
Min: 43°F
Max: 73°F
Precipitazioni annuali:
1.107 l/m2103 l/ft2
Denominazione di Origine Valle di Itata
POSIZIONE E STORIA
La valle di Itata comprende le zone vinicole di Chillán, Quillón, Portezuelo e Coelemu. È una delle zone vinicole più antiche del Cile, situata nella regione di Ñuble. Prima dell’arrivo dei conquistatori spagnoli, era abitata dagli indios Mapuche. Proprio nella lingua mapuche, il nome di questa valle ha il significato di “ricco pascolo”. I Mapuche, nei loro continui scontri con i conquistatori, riuscirono a fermare la loro avanzata, per cui la coltivazione della vite fu spostata in zone situate a nord di questa valle. In precedenza, il vino veniva prodotto nella valle e poi portato in diverse parti del Cile, anche se il radicamento e l’espansione della coltivazione in altre regioni e l’introduzione di vitigni dal Vecchio Continente diminuirono l’importanza di questa valle sulla mappa del vino cileno. In tempi recenti, dobbiamo segnalare il sostegno del governo per la rinascita dell’attività vitivinicola. Questo ha permesso alle cantine della Valle di Itata di affiancare al tradizionale vino da tavola un prodotto di qualità superiore, utilizzando in particolare le varietà Chardonnay e Cabernet-Sauvignon, grazie all’estensione di 1.000 ettari dell’area destinata ai vigneti.
TERRENI
I terreni della denominazione di origine Valle di Itata sono sabbiosi, con abbondante presenza di minerali. Questo è un fattore aggiunto per l’alta produttività della Valle ed è davvero positivo per la coltivazione di varietà tradizionali della zona come il País o il Moscato. Si tratta, come altre valli vicine, di una valle alluvionale con forte sedimentazione di origine vulcanica. I vigneti situati sulle pendici delle cordigliere delle Ande e della Costa sono circondati da boschi che li riparano e li proteggono.
Gran parte del Cile è coperto di cenere, sabbia vulcanica e pomice, risultato dell’attività piroclastica. In generale, l’attività vulcanica è piuttosto giovane. Questo spiega perché si sono formati dei terreni vulcanici che stanno diventando sempre più evidenti in superficie.
L’attività viticola su suolo vulcanico avviene in zone semiumide e umide, fondamentalmente su quattro tipi di terreno: terreno argilloso rosso, terreno argilloso bruno e zone umide come ñadis e trumaos. Quest’area comprende le valli di Itata e di Bío Bío, dove i depositi vulcanici spesso condividono lo spazio con i depositi alluvionali, principalmente dovuti ai fiumi della zona come il Laja, il Mulchén e il Bío Bío.
I terreni dei depositi vulcanici, in particolare formati da ceneri, sono caratterizzati da elevate concentrazioni di argille, porosità e materia organica. La controparte in queste zone è il clima che, con un significativo aumento delle precipitazioni (1.000 mm) che sono uniformemente distribuite nel corso di tutto l’anno, determina in modo naturale le alte produzioni, dalla fase di induzione (giornate nuvolose, scarsa luminosità) alla fioritura (con pioggia), permettendo quindi di raggiungere la maturazione a livello del frutto.
CLIMA
Il clima della denominazione di origine Valle di Itata è mediterraneo semi-umido, con abbondanti precipitazioni annue nei mesi invernali e giornate fresche e ventilate in estate. Le temperature sono più basse rispetto alle denominazioni di origine vicine, rappresentando uno dei valori di differenziazione della denominazione Valle di Itata.
TIPI DI UVA
Le varietà tipiche di questa denominazione di origine sono il País e il Moscato. Tuttavia, negli ultimi anni le cantine della Valle di Itata si sono fortemente impegnate per introdurre altre varietà come Cabernet-Sauvignon, Carménère, Merlot, Tintorera o Chardonnay. Inoltre, le cantine appartenenti a questa denominazione di origine si sforzano di recuperare i vitigni tradizionali e di ottenere vini di alta qualità attraverso un metodo di produzione biologico.