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Infografica della Denominazione di Origine
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Numero di cantine (2017):
81
Superficie totale:
32.000 ha79.072 ac
Livello d'altezza dei vigneti:
Min: 100m
Max: 1.200m
Min: 328ft
Max: 3.937ft
Temperatura:
Min: 4º
Max: 28º
Min: 39°F
Max: 82°F
Precipitazioni annuali:
592 l/m255 l/ft2
Denominazione di Origine Valle di Colchagua
POSIZIONE E STORIA
La denominazione di origine Valle di Colchagua comprende geograficamente sia la provincia di Colchagua che la provincia limitrofa di Cardenal Caro. Situata all’interno della regione di O’Higgins, si trova a sud del capoluogo di provincia, la città di San Fernando. La coltivazione della vite nella Valle di Colchagua fu introdotta dai Gesuiti nel XVI secolo. Tradizionalmente, si produceva vino all’ingrosso per la vendita nelle zone vicine, come Maipo. Nel corso degli anni, e soprattutto negli ultimi decenni, c’è stato un movimento da parte dei viticoltori per valorizzare i vini prodotti nella Valle di Colchagua. Montes è stata la prima cantina a lanciarsi nell’avventura con la coltivazione delle varietà Syrah e Carménère sulle pendici dell’Apalta.
Alcune delle cantine della Valle di Colchagua coinvolte in questa rinascita della valle sono Viña Montes, Las Niñas, Lapostolle, Folly e Clos Apalta, che sono anche le cantine più riconosciute in Cile e anche all’estero, soprattutto negli Stati Uniti.
TERRENI
Geologicamente, la Cordigliera della Costa è molto antica ed è costituita principalmente da granito e roccia plutonica, con grandi quantità di quarzo. Dal punto di vista climatico, la Cordigliera della Costa funge da schermo, fermando l’influenza delle basse temperature dell’Oceano Pacifico e dell’alta umidità relativa. Ma, oltre ad estendersi da nord a sud, si sviluppa anche verso est con un numero infinito di ramificazioni che definiscono piccole sotto-valli. La sua zona di maggiore sviluppo mette in evidenza settori come Peumo, Apalta e Marchigüe nella Valle di Colchagua.
Ci sono due settori ben definiti nei batoliti di granito della costa:
- Le valli che si formano tra le ramificazioni dei batoliti costieri (di altezze superiori ai 60 m s.l.m.) che si estendono da ovest a est.
- La zona di dolci pendii più vicini al Pacifico, con una conseguente e maggiore influenza del mare.
Nel primo settore delle zone pianeggianti, il terreno si distingue per la presenza di piante di sorgo e presenta una tessitura sabbiosa da spessa a molto spessa con presenza di strati e su basse pendenze; ci sono elevate temperature estive ed escursioni termiche. Nella Valle di Apalta troviamo vigneti non irrigati di più di ottant’anni. In queste zone i vitigni Carménère e Malbec si adattano molto bene.
All’interno di questo settore, sui pendii più ripidi, superiori al 20% e fino al 45%, è possibile riscontrare una variazione delle caratteristiche del terreno. I depositi di sabbia delle zone più basse sono sostituiti dalla combinazione di sabbia, argilla e rocce granitiche dove si sviluppano bene alcune varietà come Grenache, Mourvèdre, Petit Verdot o Syrah, che si adattano perfettamente a terreni poveri e condizioni di temperature da alte a molto alte in estate.
Nel secondo settore, più vicino al Pacifico, ci sono dolci pendii (Marchigüe) caratterizzati da una maggiore presenza di argille e versanti che non superano il 30%, anche se rimane la costante dei terreni sabbiosi (granitici). L’aspetto principale di questo gruppo di terreni è che permettono e favoriscono lo stress idrico nel vigneto, essendo poveri di sostanze nutritive e con scarsa ritenzione di umidità. In questo settore, il Cabernet-Sauvignon ha trovato un grado distintivo di espressione rispetto a ciò che è noto dei depositi alluvionali di Maipo o Cachapoal, così come la duttilità del Syrah dà vini di espressione riconoscibile dal territorio.
In questo settore, le pendici più vicine all’Oceano Pacifico nel batolite costiero mantengono caratteristiche climatiche simili ma sono maggiormente influenzate dalla vicinanza alla costa e dai venti che provengono dal Pacifico. Negli ultimi anni, la produzione di vino bianco è aumentata in queste zone più vicine alla costa.
CLIMA
Questa Denominazione di Origine è irrigata dalle acque del fiume Tinguirica. Le temperature sono quelle tipiche del clima mediterraneo temperato, con notti fredde in inverno ed estati molto calde e soleggiate. La pianura centrale, protetta dalle influenze oceaniche, ha una luminosità eccezionale. Il clima è soggetto alla doppia influenza dell’altezza della catena montuosa principale e della corrente di Humboldt. Questa corrente fredda proviene dall’Antartico lungo le coste cilene, risalendo da sud a nord e portando freschezza e nebbie (camanchacas) che sono rallentate dalla Cordigliera della Costa.
La sua parte occidentale, che confina con la Cordigliera della Costa, è asciutta e calda. La parte più orientale, ai piedi della Cordigliera delle Ande, è più fresca perché meno protetta dai venti provenienti da sud e sud-ovest e soprattutto perché le correnti di aria fredda che scendono lungo le pendici delle Ande provocano un forte abbassamento delle temperature notturne, favorendo la colorazione delle uve rosse e prolungando il periodo di maturazione della regione, a tutto vantaggio della conservazione dell’acidità delle uve.
TIPI DI UVA
La grande maggioranza della coltivazione della vite nella denominazione di origine Valle di Colchagua è dedicata alla produzione di vini rossi, anche se negli ultimi anni i vigneti di questa DO più vicini alla costa sono stati destinati alla produzione di vino bianco. Per quanto riguarda i vini rossi, la percentuale più alta della produzione è dedicata alle varietà Merlot, Cabernet-Sauvignon e Carménère. Altre varietà di uve coltivate sono Syrah, Malbec, Cabernet Franc, Chardonnay e Sauvignon Blanc.