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Infografica della Denominazione di Origine
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D.O. anno di fondazione:
1933
Numero di cantine (2017):
74
Superficie totale:
6.542 ha16.165 ac
Massima produzione consentita:
14.285 kg/ha12.744 lb/ac
Livello d'altezza dei vigneti:
Min: 20m
Max: 100m
Min: 66ft
Max: 328ft
Temperatura:
Min: 0º
Max: 40º
Min: 32°F
Max: 104°F
Ore di sole annuali:
3.100
Precipitazioni annuali:
620 l/m258 l/ft2
Cadice
Cadice è la provincia più a sud della Spagna, all’interno della regione di Andalusia. Trovandosi all’estremo sud della Penisola, confina con lo stretto di Gibilterra che appartiene al territorio britannico ed è divisa in 44 comuni, i più importanti sono: il capoluogo Cadice, Jerez de la Frontera, Algeciras, San Fernando, El Puerto de Santa María.
STORIA DEL VINO
I siti di Las Cumbres e Doña Blanca, vicino alla baia di Cadice e a 4 chilometri da Jerez, sono i resti di una città fondata dai fenici quasi in contemporanea con Cadice (Gadir). In entrambi i luoghi sono stati trovati laboratori nei quali veniva pestata l’uva. I romani continuarono a inviare a Roma i “vinus gaditanus”, come dicono le incisioni trovate sulle anfore dell’epoca. Nell’anno 711 si instaura il dominio arabo in Spagna e Jerez continuerà a essere un centro di produzione di vini e uva passa, nonostante il corano lo proibisca.
Già nel XII secolo, i vini erano commercializzati e apprezzati in Inghilterra, al punto che Enrico I propose un’operazione di scambio di lana e vino. Anche la scoperta dell’America aprì nuovi mercati per i vini di Jerez che, a causa della vicinanza al porto di Siviglia, formavano parte degli approvvigionamenti di navi dirette verso le colonie. Il successo era tale che i pirati puntarono gli occhi sui vini che si producevano nella zona. Inoltre Cadice fu saccheggiata dalla flotta di Francis Drake nel 1587 e questo fece sì che i vini diventassero di gran moda nella corte Inglese. Alla fine del XVIII secolo nasce il sistema di invecchiamento del vino chiamato “criaderas y soleras” in risposta al gusto dei mercati anglosassoni.
Nel 1894 la fillossera arrivò a Jerez, e anche se alcune cantine fallirono, la regione recuperò molto rapidamente. Dopo che il commercio fu ristabilito, nacque un altro fenomeno, quello dell’imitazione. Iniziò ad apparire vino Sherry in tutto il mondo (Australian Sherry, South African Sherry). Nel gennaio del 1935 si pubblicò il regolamento della Denominazione di Origine Jerez e del suo Consejo regulador (Organismo di Controllo), che fu il primo a costituirsi legalmente nel nostro paese. Al giorno d’oggi esso raccoglie il maggior volume di qualunque esportazione spagnola di vini con denominazione di origine, vendendo in oltre 50 paesi.
VINI E CANTINE
Jerez-Xérès-Sherry e Manzanilla-Sanlúcar de Barrameda, situate entrambe nella provincia di Cadice, sono Denominazioni di Origine indipendenti che condividono gli stessi vigneti e l’Organismo di Controllo stabilito nel 1933. Vengono usati anche metodi di vinificazione simili, basati sul sistema di maturazione del vino “Solera y Criaderas”, che consiste nell’invecchiamento dinamico in botti di legno in modo che i vini giovani assumano le caratteristiche dei più vecchi. È anche presente una piccola quantità di vini soggetti a un processo di invecchiamento prolungato, che vengono venduti con la certificazione di Vino de Jerez Con Vejez Calificada (it. Vino Jerez da Invecchiamento Qualificato o eng. Rare Old Sherries). È il caso dei vini Amontillado, Oloroso, Palo Cortado e Pedro Ximenez, con un’età di oltre 20 e 30 anni.
Alcune delle cantine che hanno garantito un nome a Cadice sono Fundador-Pedro Domecq (1730), Osborne (1772), Garvey (1780), Romate (1781), Sandeman (1790), Grupo Estevez (1809), Caballero (1830), Maestro Sierra (1830), González-Byass (1838) e Williams & Humbert (1877).
PUNTI DI INTERESSE
A Cadice ci sono oltre a 260 km di costa, sia atlantica sia mediterranea, con spiagge dalla sabbia fina e un clima eccellente. Quasi tutto il litorale forma parte della Costa de la Luz, ad eccezione dei comuni San Roque e La Línea de la Concepción che formano anche parte della Costa del Sol. Ci sono anche siti naturali di gran valore come Los Llanos del Endrinal o il parco naturale Sierra de Grazalema, per non parlare del fatto che accoglie anche una piccola parte del parco nazionale di Doñana.
Nel sud della provincia esiste un importante complesso d’arte rupestre. La presenza di paesini in tutto il territorio fa sì che trovino numerosi monumenti, chiese, musei, e resti archeologici. L’insieme di monumenti più importante della provincia è la Cartuja di Jerez de la Frontera. Esistono anche numerose feste tipiche di qualsiasi località nel corso di tutto l’anno, come il carnevale di Cadice o la Feria de Jerez, oltre alla Settimana Santa.