Trova la tua cantina o il tuo vigneto
4 Cantine e Vigneti in vendita in Valladolid
Cantina di uva Tempranillo in vendita nella DO Ribera del Duero.
Cantina familiare di medie dimensioni nella regione di Ribera del Duero a Valladolid. E' stata costruita intorno all'anno 2000 e ha pochi vigneti di proprietà, essendo la maggior parte affittati.
Cantina funzionale con vigneto nella DO Ribera del Duero.
Cantina con vigneti delle varietà Tempranillo e Cabernet Sauvignon, situata nella regione con DO Ribera del Duero.
Infografica della Denominazione di Origine
Cambiare a unità imperiali (ft2, ac, °F)Cambiare a unità internazionali (m2, h, °C)
D.O. anno di fondazione:
1982
Numero di cantine (2017):
280
Superficie totale:
22.040 ha54.461 ac
Massima produzione consentita:
7.000 kg/ha6.245 lb/ac
Livello d'altezza dei vigneti:
Min: 750m
Max: 1.000m
Min: 2.461ft
Max: 3.281ft
Temperatura:
Min: -20º
Max: 42º
Min: -4°F
Max: 108°F
Ore di sole annuali:
2.400
Precipitazioni annuali:
500 l/m246 l/ft2
Valladolid
Nel centro della comunità di Castiglia e León, a nord-est della penisola Iberica, si trova la provincia di Valladolid. Confina con la provincia di Burgos, Palencia, Leon, Zamora, Salamanca, Avila e Segovia. Comprende 225 comuni, includendo la capitale con lo stesso nome e altre località molto note come Laguna de Duero, Arroyo de la Encomienda, La Cistérniga, Zaratán, Simancas, Aldeamayor de San Martín, Santovenia de Pisuerga e Boecillo.
STORIA DEL VINO
Nella necropoli del sito vacceo di Pintia (Padilla de Duero, Peñafiel) risalente al IV secolo a.C, sono stati trovati corredi in relazione al rituale del vino. Successivamente i romani spinsero intensamente la coltivazione della vite, lavoro portato poi a termine dagli ordini monastici presenti in tutto il territorio a partire dal X secolo. Uno dei momenti chiave per i vini della Ribera del Duero fu la fondazione del monastero cistercense di Santa María de Valbuena. I monaci di Cluny portarono con loro le viti dalla Borgogna francese. Anche il nobile castigliano Sancho Ansúrez fondò il monastero di Santa María de Retuerta dell’ordine premostratense, che avrebbe favorito la coltivazione in ampie superfici di terra.
Nel 1289 si regola la vendemmia e, dal XV secolo, si comincia a controllare la produzione e la qualità del vino. Nel 1345 nacque l’Ordenanza de Peñafiel che proibiva, in funzione dell’esaurimento del raccolto, l’entrata di vini stranieri. L’eccessiva lottizzazione dei vigneti e il bisogno di proteggerli condizionarono un nuovo modello di organizzazione agricola basato sui pagamenti (insieme di vigne di differenti proprietari che si univano per facilitare la vigilanza). Dal secolo XVI al XVIII, quella della la vite era già una coltivazione chiave nell’economia di Valladolid, ma la fillossera invade i territori del Duero nel 1898, e oltre a questo spiacevole episodio la Spagna perse le colonie di Cuba e delle Filippine. Un’intera generazione rimase senza vino.
A metà del XIX secolo si produce un fatto molto significativo nella Ribera del Duero: l’introduzione a Valbuena del Duero di Bodegas Vega Sicilia. La necessità di viti giovani adattate al freddo, motivò Eloy Lecanda a importare varietà francesi di Cabernet Sauvignon, Malbec e Merlot che si unirono poi all’autoctona Tinta Fina già piantata nella zona. A questo si somma l’inserimento del modello di produzione bordolese. Sorgono anche cantine cooperative come Peñafiel, fondata nel 1927, che puntava su grandi varietà come il Bordeaux. Dagli anni 70 si forgia il germe che, pochi anni dopo si convertirà nell’attuale denominazione di origine e nell’ottenimento di vini con elevato prestigio internazionale. Nel 1992 il critico americano Robert Parker, disse di aver trovato “il Petrus spagnolo”.
VINI E CANTINE
La Denominazione di Origine con più vigneti in zona è la DO Rueda, che fu la prima ad essere approvata in Castiglia e León, dopo anni di lavoro per raggiungere il riconoscimento dei vini bianchi e la sua varietà d’uva autoctona, il Verdejo. Anche la provincia di Valladolid comprende 19 comuni sotto la DO Ribera del Duero e comprende all’incirca un terzo della DO Toro, oltre a racchiudere la DO Cigales e la DO Tierra de León.
La cantina più nota di Valladolid è Vega Sicilia, fondata nel 1864, che inoltre è la più antica della regione vinicola. Troviamo anche Protos (1928), il cui vino Ribera del Duero assegnò il nome a tutta la zona e Bodegas Alejandro Fernández, con il famoso vino Pesquera. In seguito ci sono Dominio de Pingus (danese Peter Siseck), Bodegas Emilio Moro, Bodegas Cepa 21 (Gruppo Emilio Moro), Bodegas Matarromera, Bodegas Emina (Gruppo Matarromera), Pago de Carraovejas, Dehesa de los Canónigos, Comenge, Legaris (Gruppo Codorníu), Hacienda Monasterio, Viñedos del Jaro (Gruppo Osborne), Bodegas Alión (Gruppo Vega Sicilia), Bodegas Arzuaga Navarro, Valtravieso, Resalte, Pingón, Montecastro, Montebaco, Bodegas Aalto. Fuori dalla DO Ribera del Duero si trovano Bodegas Mauro, dell’enologo Mariano García, e Abadía de Retuerta.
PUNTI DI INTERESSE
Si può immaginare il ricco lascito di Valladolid con un’infinità di castelli e fortezze, se si tiene conto che la provincia è stata la capitale della corte castigliana durante i regni di Carlos I, Felipe II e Felipe III. Detiene ben due Patrimoni dell’Unesco all’interno della Categoria Memoria del Mondo: il Tratado de Tordesillas e l’Archivo General de Simancas. Inoltre la capitale vanta di un ampio patrimonio architettonico e uno dei musei della scultura più importanti in Europa. La provincia è particolarmente famosa per le processioni della Settimana Santa, nella capitale e nelle zone di Medina de Rioseco e Medina del Campo. Inoltre ogni anno si accoglie il festival cinematografico Cine Seminci. La gastronomia di Valladolid è famosa e decisa, a base di agnello, maialini, sanguinacci, pane, formaggi, zuppe e legumi, accompagnati sempre da ottimi vini.