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Infografica della Denominazione di Origine
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Superficie totale:
12.700 ha31.382 ac
Livello d'altezza dei vigneti:
Min: 150m
Max: 600m
Min: 492ft
Max: 1.969ft
Temperatura:
Min: 5º
Max: 29º
Min: 41°F
Max: 84°F
Precipitazioni annuali:
340 l/m232 l/ft2
Cachapoal
La provincia di Cachapoal appartiene alla regione di O’Higgins e ha una popolazione di circa 650.000 persone che vivono per lo più in città come Rengo, Graneros, San Vicente o Rancagua; quest’ultima è il capoluogo della regione. Questa provincia deve il suo nome al fiume Cachapoal che l’attraversa per intero in direzione est-ovest per poi sfociare nel lago Rapel, che segna il confine con la vicina provincia di Cardenal Caro. La provincia è delimitata da due importanti caratteristiche geografiche, ovvero la Cordigliera delle Ande e la Cordigliera della Costa.
STORIA DEL VINO
Durante i secoli del colonialismo, la coltivazione della vite diede forma ad una nazione che si identificava con il paesaggio della valle centrale. Nel 1595, la corona spagnola emanò un’ordinanza reale che vietava l’esportazione di vini dal Cile verso la Nuova Spagna e la Nuova Granada come misura di protezione per il commercio dei vini spagnoli. Questa protezione continuò per secoli ma, nonostante ciò, a metà del XVIII secolo il Cile divenne il primo produttore di vini dell’America ispanica, soppiantando il Perù e il Messico.
È degno di nota il fatto che, in Cile, 200 anni prima che in California e in qualsiasi altro paese dell’emisfero meridionale, veniva prodotta una significativa quantità di vino di qualità per i consumatori dell’epoca, soprattutto nella valle centrale.
Nel 1877 ricominciarono le esportazioni di vino verso l’Europa, consolidando così un lungo processo di quasi mezzo secolo. Intorno al 1880, l’industria vinicola era in piena espansione e i vini cileni furono portati a competere in Europa alle esposizioni di Bordeaux nel 1882, Liverpool nel 1885 e Parigi nel 1889, con ottimi risultati. Il vino cileno guadagnò ancora più visibilità e la produzione aumentò notevolmente nello stesso momento in cui i sistemi di trasporto e la commercializzazione diventavano più efficienti, il che, già nel 1883, permise l’esistenza di una decina di grandi vigneti che esportavano in Europa.
A differenza della viticoltura argentina, la rivoluzione produttiva e patrimoniale del Paese ha avuto origine dalle grandi fortune minerarie, commerciali e bancarie il cui centro era la visione di una Francia come riferimento culturale di grande raffinatezza. Ecco perché la viticoltura cilena è stata realizzata e gestita, fin dal XIX secolo, dalla cima della piramide sociale alla sua ampia base.
L’attuale Denominazione di Origine Valle di Cachapoal era l’area cilena scelta dagli investitori del mondo del vino, soprattutto quelli francesi. In particolare, questi investitori si concentrarono sulla zona più vicina alla cordigliera andina, il cosiddetto Alto Cachapoal o Cachapoal-Andes. Queste famiglie di investitori, con pregresse esperienze nel settore del vino, provenivano da regioni come la Valle della Loira, Bordeaux o l’Alsazia. Singolarmente o in associazione con i viticoltori cileni, hanno prodotto vini, soprattutto da uve rosse, di alta qualità e con caratteristiche che li rendevano simili ai vini francesi. Per questo motivo, i vini rossi prodotti dai vigneti della Valle di Cachapoal, soprattutto quelli delle varietà Merlot e Carménère, sono particolarmente concentrati, con note dolci e fruttate.
VINI E CANTINE
Essendo una provincia vicina alla Regione Metropolitana di Santiago, molti turisti interessati al mondo del vino non esitano a recarsi a Cachapoal, dato che negli ultimi anni sono stati avviati vari programmi turistici incentrati sulla visita delle cantine che includono un giro delle aziende vinicole e la degustazione di diversi vini. Un esempio di queste proposte è offerto dalla Viña Altair, che si distingue per un “wine tour” (tour del vino) che si svolge di notte. Altre cantine integrate nelle strade del vino di Cachapoal sono Viña Vik, Chateau Los Boldos, Misiones de Rengo ed Anakena. Oltre a quelle sopra menzionate, altre rinomate aziende vinicole della regione sono Viña Gracia, Camino Real, Santa Mónica, Torreón de Paredes, Porta, Morandé, San Isidro o Las Casas del Toque.
PUNTI DI INTERESSE
Uno dei grandi poli turistici della provincia è rappresentato dal paesaggio del lago Rapel poiché, oltre alla sua grande attrattiva come centro balneare, è un luogo per la pratica di vari sport acquatici. A sud di Rancagua, città che appartiene alla provincia di Cachapoal e capitale della regione di O’Higgins, troviamo la città di Doñihue, dove ancora oggi si mantiene vivo un artigianato incentrato sulla lavorazione del cosiddetto “chamando”. Questo capo di abbigliamento, simile al famoso poncho, è indossato dagli “huasos”, contadini e mandriani della regione di O’Higgins, ed è realizzato tessendo lana di pecora e seta. Una curiosità: in questo villaggio e nei suoi dintorni si produce il “pipeño”, un vino bianco a fermentazione di breve durata, molto popolare in questa regione cilena. Altri punti di interesse sono le terme di Cauquenes, uno spazio di relax molto apprezzato dagli abitanti di Cachapoal, così come la città mineraria di Sewell, detta anche la “città delle scale”.