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Firenze
Firenze è una città situata nel nord della regione dell’Italia centrale, capitale della Toscana, di cui è il centro storico, artistico, economico e amministrativo.
Conobbe il suo massimo splendore con l’istituzione del Granducato di Toscana sotto il dominio della dinastia dei Medici. Firenze è il nucleo urbano dove nacque, nella seconda metà del XIV secolo, il movimento artistico conosciuto come Rinascimento. È considerata una delle culle mondiali dell’arte e dell’architettura, nonché una delle città più belle del mondo.
STORIA DEL VINO
La storia della viticoltura a Firenze inizia con gli insediamenti etruschi dell’VIII secolo a.C., passando per i riferimenti letterari di autori greci che lodavano l’elevata qualità dei suoi vini, fino alla caduta dell’Impero Romano. Nel Medioevo, come in gran parte dell’Europa, furono i monasteri i principali produttori di vino della regione. Con l’emergere dell’aristocrazia e dei mercanti, molti proprietari terrieri toscani iniziarono a produrre vino destinato ai commercianti fiorentini. La prima menzione dei mercanti di vino fiorentini risale al 1079 e nel 1282 fu creata la prima corporazione, chiamata Arte dei Vinattieri, che stabiliva le regole per l’attività vinicola in città.
Già nel XIV secolo si vendevano a Firenze in media 300.000 ettolitri di vino all’anno. La prima citazione documentata del vino Chianti si deve a Francesco di Marco Datini, noto come il “mercante di Prato”, che descrisse un vino destinato a diventare celebre in tutto il mondo.
Quasi tutte le famiglie nobili fiorentine erano coinvolte nella produzione vinicola. Nei palazzi del centro storico si leggono ancora oggi nomi come Antinori, Capponi, Frescobaldi, Ginori, Gondi, Contini Bonacossi, ecc.
In alcuni di questi palazzi, all’altezza degli occhi e sotto le finestre, si trovano piccole porticine (23 cm x 36 cm) attraverso le quali si poteva passare una fiaschetta di vino. Queste aperture sono chiamate “buchette del vino” e servivano per vendere vino direttamente. Ne esistono circa 170 ancora visibili nella città di Firenze, testimonianza concreta della lunga tradizione vinicola cittadina.
VINI E CANTINE
Il Chianti è la più vasta zona vitivinicola classificata della Toscana, e produce Chianti rosso, ma anche vini bianchi, altri rossi (rossi) e Vin Santo. La regione è suddivisa in due denominazioni DOCG: Chianti e Chianti Classico, quest’ultima la più rinomata.
Un altro vino da menzionare è il Vin Santo, prevalentemente bianco e tradizionalmente servito come vino da dessert. La versione più famosa proviene dal Chianti Classico ed è prodotta con uve Trebbiano e Malvasia Bianca. Esistono anche versioni rosse e rosate, prodotte principalmente con Sangiovese, note come Occhio di Pernice.
Carmignano DOCG, nella provincia di Prato, è nota per la qualità dei suoi vini fin dal Medioevo. Fu identificata da Cosimo III de’ Medici, Granduca di Toscana, come una delle aree a vocazione vitivinicola superiore, ricevendo protezioni legali nel 1716. Già nel XVIII secolo, i produttori della zona iniziarono a mescolare Sangiovese e Cabernet Sauvignon – molto prima che questa pratica diventasse popolare con i “Super Tuscan” nel tardo XX secolo. Oggi Carmignano ha circa 110 ettari coltivati e produce circa 2700 ettolitri l’anno sotto la DOCG.
Chianti Classico DOCG
Il simbolo del Chianti Classico è il Gallo Nero. Nel 1716, il Granduca Cosimo III creò la Lega del Chianti, che stabilì i confini originari della zona. Questo fu uno dei primi tentativi di regolamentazione vitivinicola. Nel XIX secolo, il barone Bettino Ricasoli (1809–1880) definì i criteri di produzione del Chianti, avviando così il suo successo internazionale.
Il Chianti Classico DOCG si produce nella zona più tradizionale, tra Firenze e Siena. In quest’area non è consentito produrre vini con la denominazione Chianti DOCG: i produttori perseguono uno stile più elegante e strutturato, capace di competere con i migliori Sangiovese della regione. I vini contengono almeno l’80% di Sangiovese o sono monovarietali. Nonostante la varietà dei suoli e dei microclimi – da Castelnuovo Berardenga a Castellina, Radda, Gaiole o Greve – il Sangiovese resta il filo conduttore.
Chianti DOCG
La storia del Chianti risale alla civiltà etrusca, che coltivava viti e ulivi sulle colline toscane già prima dei romani. Nel Medioevo, il Chianti divenne una zona strategica per il commercio e la difesa, ricca di castelli e borghi fortificati.
Il Chianti è il vino rosso italiano più popolare. La sua storia come DOCG inizia indirettamente nel 1716, quando Cosimo III delimitò ufficialmente l’area tra Firenze e Siena. All’inizio del XX secolo, la produzione non bastava più a soddisfare la domanda, così la zona fu ampliata oltre i confini originari. Nel 1932 un decreto ministeriale distinse il Chianti Classico prodotto nella zona storica e il semplice Chianti per le nuove aree.
Chianti Colli Fiorentini DOCG
Comprende 15 comuni situati nelle colline fiorentine. DOCG e IGT con uve Sangiovese, Cabernet, Sauvignon, Canaiolo nero. Vini bianchi dell’Empolese, Vin Santo dell’Empolese, Colline dell’Etruria Centrale, Pomino.
Chianti Rùfina e Pomino DOCG
Rùfina è la più piccola sottozona del Chianti DOCG. L’area comprende i comuni di Dicomano, Londa, Rufina, Pelago e Pontassieve, situati sulle colline a est di Firenze. Il territorio presenta altitudini elevate e un clima più rigido. È possibile ammirare castelli, borghi medievali, giardini storici, sentieri rurali e vigneti. DOCG: Chianti Rùfina e Vin Santo.
Sotto il regno di Cosimo III, nel 1716 furono delimitate le zone di Carmignano e Chianti, ma anche Pomino, che figura tra le prime denominazioni d’origine in Europa. Pomino, vicino a Rùfina, è storicamente nota per l’uso di vitigni francesi (Cabernet, Chardonnay, Merlot, Pinot Bianco, Pinot Nero) oltre a quelli italiani. La famiglia Frescobaldi è tra i principali produttori.
Vin Santo DOCG
È un vino dolce tradizionalmente prodotto in Toscana. Nella Pieve di Campoli, in provincia di Massa-Carrara, la vendemmia ha grande valore simbolico poiché i vigneti appartengono alla Chiesa da secoli. Questo vino è stato utilizzato nella Cattedrale di Firenze durante la messa ed è una bevanda tipica nelle case toscane.
Le vinsantaie sono spazi ben ventilati dove le uve vengono lasciate ad appassire naturalmente – processo fondamentale per produrre Vin Santo.
Il Vin Santo ha origini che risalgono al XIV secolo, durante la peste nera. Si narra che un frate domenicano lo usasse per alleviare le sofferenze degli ammalati, da cui la credenza delle sue proprietà miracolose.
Al Concilio di Firenze del 1439, si tenne un banchetto organizzato dai Medici, durante il quale il cardinale Bessarione assaggiò un vino passito ed esclamò “Hoc Xanthos est!”, riferendosi a un vino dorato di Santorini – da cui deriverebbe l’interpretazione “Vin Sanctus”.
SUPER TUSCAN
In questa zona nacquero anche i cosiddetti Super Tuscan, vini prodotti al di fuori delle regole DOC/DOCG, diventati veri e propri vini di culto. Negli anni ’70, preoccupati per il calo di qualità del Chianti, alcuni produttori scelsero di rompere le regole. Il marchese Piero Antinori fu il pioniere con il suo Tignanello, che invece di usare uve bianche per accompagnare il 70% di Sangiovese, come da disciplinare, usava Cabernet Sauvignon.
Questi vini ottennero un successo strepitoso, superando anche i Chianti più blasonati, e altri seguirono l’esempio, usando varietà internazionali come Cabernet, Merlot, Syrah in blend con uve autoctone.
Negli anni ’90, alcuni Super Tuscan rientrarono nel sistema DOC o DOCG, altri mantennero la classificazione IGT Toscana o rimasero volutamente non classificati.
PUNTI DI INTERESSE
Firenze è celebre in tutto il mondo per il suo patrimonio artistico e architettonico. Lo stile predominante è il Rinascimento, nato proprio qui nel XIV secolo, ma la città conserva capolavori di epoche diverse.
Il cuore di Firenze è Piazza della Signoria, con Palazzo Vecchio, la Loggia dei Lanzi e la vicina Galleria degli Uffizi, uno dei musei più importanti d’Italia. A pochi passi si trova Piazza del Duomo, dominata dalla Basilica di Santa Maria del Fiore, nota per la cupola progettata da Brunelleschi. Il complesso include anche il Campanile di Giotto e il Battistero di San Giovanni.
Firenze fu la culla delle arti nel Rinascimento, patria di pittori come Vasari, Botticelli, Giotto, Masaccio, Michelangelo, Leonardo da Vinci; scultori come Donatello, Verrocchio, Michelangelo; architetti come Brunelleschi, Alberti, Giotto e scrittori come Dante, Boccaccio, Machiavelli. Firenze ha anche avuto un ruolo centrale nella nascita della prospettiva lineare, rivoluzionando l’arte occidentale.
D.O./Valle (regioni vinicole)
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