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Infografica della Denominazione di Origine

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Grosseto
Grosseto è la città più popolosa della Maremma toscana.
La storia di Grosseto risale all'antichità, quando era conosciuta come "Rusellae". Fu fondata originariamente dagli Etruschi, una civiltà preromana, intorno al VII secolo a.C.
Nel III secolo a.C., Rusellae, insieme al resto dell’Etruria, fu assorbita dalla Repubblica Romana in espansione. A Rusellae furono costruite molte strutture romane, tra cui templi, ville e acquedotti, i cui resti sono visibili ancora oggi.
Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente nel V secolo d.C., Rusellae fu saccheggiata più volte da varie tribù barbariche, tra cui i Visigoti e i Longobardi. Durante l’Alto Medioevo, assunse il nome di “Grosseto” e divenne parte del Regno Longobardo.
Nel IX secolo, Grosseto fu incorporata nell’Impero Carolingio sotto Carlo Magno, e successivamente passò sotto il dominio del Sacro Romano Impero. Nel XIII secolo, Grosseto fu conquistata dalla Repubblica di Siena, una delle principali città-stato dell’Italia medievale. In questo periodo furono costruiti numerosi edifici, fortificazioni e mura imponenti.
A metà del XVI secolo, Grosseto, insieme al resto della Repubblica di Siena, passò sotto il controllo della potente famiglia dei Medici, che governava il Granducato di Toscana.
Alla fine del XVIII secolo, Grosseto subì un nuovo cambiamento di governo, cadendo sotto il controllo francese durante l’era napoleonica. Divenne parte del fugace Regno d’Etruria, istituito da Napoleone per suo cognato, Luigi I di Etruria.
Nel XIX secolo, Grosseto, insieme al resto della Toscana, entrò a far parte del neonato Regno d’Italia unificato, guidato dal re Vittorio Emanuele II.
STORIA DEL VINO
La Strada del Vino delle Colline di Maremma, situata nel sud-est della provincia di Grosseto, comprende i Comuni di Capalbio, Orbetello, Isola del Giglio, Magliano in Toscana, Grosseto, Monte Argentario, Campagnatico, Roccalbegna, Semproniano, Scansano, Manciano, Pitigliano e Sorano. C'è molto da raccontare – è una delle Strade del Vino più lunghe d’Italia, dal mare alle colline fino ai pendii del Monte Amiata.
Un itinerario ideale parte dall’Isola del Giglio, passa per Orbetello e Grosseto, e termina all’Argentario.
Per gli amanti del buon vino, questa è la zona dell’Ansonica dell’Argentario, un DOC bianco dal gusto vivace e caratteristico, e del Vermentino di Capalbio, un altro DOC bianco di rilievo.
VINI E CANTINE
I protagonisti sono i vini: Ansonica Costa Argentario DOC, Bianco di Pitigliano DOC, Capalbio DOC, Morellino di Scansano DOC e DOCG, Parrina DOC, Sovana DOC, Maremma Toscana IGT bianco e rosso.
La provincia di Grosseto, situata nella parte meridionale della Toscana, è rinomata per i suoi paesaggi mozzafiato, che spaziano dalle colline della Maremma alle zone costiere del Mar Tirreno. Questa regione diversificata ha guadagnato sempre maggiore riconoscimento per la produzione di vini di alta qualità, grazie sia ai vitigni tradizionali toscani che a varietà internazionali. Grosseto ospita numerose denominazioni DOC e DOCG che esprimono l’unicità del suo terroir.
Una delle DOCG più rinomate della zona è il Morellino di Scansano, forse il vino più celebre della regione. Prodotto principalmente con uva Sangiovese, questo vino rosso è noto per i suoi sapori fruttati vivaci, i tannini morbidi e l'acidità brillante. Rappresenta perfettamente il clima costiero della Maremma, offrendo vini accessibili e adatti anche all’invecchiamento. Il Morellino di Scansano DOCG ha guadagnato un’ottima reputazione sia in Italia che all’estero. Oltre al Morellino, Grosseto produce anche vini con la denominazione Montecucco DOC, nota per i suoi rossi a base di Sangiovese e per i bianchi di Trebbiano e Vermentino. I vini Montecucco si distinguono spesso per la loro eleganza e il loro equilibrio.
La DOC Grosseto è un’altra denominazione importante nella provincia, che comprende vini prodotti con vitigni sia locali che internazionali. I viticoltori della zona sperimentano con diversi stili, producendo rossi, bianchi e rosati che riflettono il clima caldo e la varietà del terroir.
La DOC Maremma Toscana abbraccia un’ampia gamma di vini prodotti nella zona della Maremma, includendo anche parti della provincia di Grosseto. Questa DOC unisce vitigni autoctoni e internazionali come Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot, offrendo vini che spaziano dai più freschi e fruttati a quelli strutturati e longevi. Infine, l’IGT Toscana è utilizzata per una varietà di vini prodotti a Grosseto, spesso con blend innovativi che combinano vitigni locali e internazionali. Questa etichetta offre ai produttori maggiore libertà di sperimentazione, favorendo la vinificazione moderna toscana.
Con la sua ricca tradizione vinicola, la diversità del terroir e una crescente reputazione di qualità, Grosseto sta diventando una delle aree vitivinicole più interessanti della Toscana. I vini di questa zona – in particolare il Morellino di Scansano – rappresentano una magnifica espressione del paesaggio unico della provincia, fondendo tradizione e innovazione.
PUNTI DI INTERESSE
Tutti i principali punti d’interesse di Grosseto si trovano all’interno di un perimetro esagonale di quasi tre chilometri, formato da sei bastioni e da una cinta muraria – tra cui spicca la Fortezza Medicea, un imponente castello rinascimentale. Una passeggiata sulle mura permette di ammirare la città e la pianura della Maremma. La costruzione delle mura (1597) è attribuita a Francesco I de’ Medici.
Il Duomo di San Lorenzo, simbolo della città, fu costruito nel XIII secolo. Il convento benedettino di San Francesco, anch’esso del XIII secolo, e la chiesa romanica di San Pietro – la più antica di Grosseto – meritano una visita.
Sulla costa si trovano Follonica e Castiglione della Pescaia, mentre nell’entroterra si possono visitare i siti archeologici etruschi e romani di Roselle e Vetulonia. Roselle era una delle dodici città-stato etrusche, i cui resti – mura, anfiteatro, abitazioni, basilica, foro, terme e tempio – sono ancora ben conservati.
D.O./Valle (regioni vinicole)
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